ITI LSA "Cartesio" di Cinisello Balsamo MI

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Il RAEE day del Cartesio

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Il principio sulla legge di conservazione della massa di Lavoisier, dopo tre secoli, assume un connotazione fondamentale nel nuovo millennio votato alla tecnologia. La rete internet non è solo una maglia virtuale visibile attraverso il computer. Si materializza in oggetti con un volume che, in pochi anni, si sono moltiplicati per l’uso globalizzante che se ne fa nelle aziende e nelle abitazioni dell’uomo moderno.


Ma la materia creata e dismessa non può restare inerte. Trova nuova vita nel riciclo. In quest’ottica l’ITI LSA Cartesio si è reso protagonista del fare e del riciclare con un’iniziativa nata dall’idea della prof.ssa Claudia Alquati, realizzata in collaborazione con l’azienda Milano Nord Ambiente, coinvolgendo anche il Lions club di Cinisello Balsamo presieduto da Paolo Zubelli.


Protagonisti assoluti gli studenti che hanno raccolto e consegnato  un quantitativo di 850 Kg di apparecchiature elettroniche dismesse, liberando le cantine di casa e trasportando con l’allegria tipicamente giovanile, i dispositivi ‘senza vita’  verso il  furgone dell’azienda “Nord Ambiente Milano” per consegnarli ad una nuova vita. Ed è solo il primo appuntamento di una iniziativa che ha fatto registrare un bel successo, destinata a svilupparsi nel tempo, magari con il coinvolgimento di altre scuole.


E’ stato così che il ‘Cartesio’ si è vestito di istituto ambientalista.  In occasione della “Giornata mondiale della biodiversità”, il 22 di maggio l’azienda “Nord Ambiente Milano”, impegnata nella gestione dei rifiuti di Cinisello Balsamo, ha messo a disposizione della scuola un furgone per il conferimento dei RAEE alla piattaforma ecologica.


I RAEE sono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che se riciclati nel modo appropriato, consentono il recupero di elementi pregiati come l’oro, l’argento, il palladio ed il rame. Il corretto smaltimento di un numero sempre più crescente di apparecchiature alimentate dalla corrente elettrica, cellulari compresi, contribuisce alla sostenibilità ambientale e ad aumentare la percentuale di riciclo dei materiali aiutando a colmare il ritardo rispetto al target di raccolta stabilito dal’Unione Europea, come illustrato dal  rapporto RAEE 2023

“E’ stato scelto il 22 maggio - spiega la prof. Alquati -  in quanto è la giornata  in cui si celebra la diversità degli esseri viventi: essa rappresenta una risorsa fondamentale per l’umanità, tanto che una sua riduzione a causa di vari fattori antropici, tra cui l’inquinamento, rappresenta un problema serio per l’uomo. L’iniziativa parte da un’idea sviluppata nel corso delle mie lezioni di educazione civica tenute nel primo quadrimestre di questo anno scolastico”.


I RAEE possono rappresentare un problema ambientale non indifferente: crescono vertiginosamente ed i valori percentuali del loro corretto smaltimento e riciclo non hanno raggiunto gli standard previsti dall’UE. Uno smaltimento inadeguato rappresenta un significativo problema di inquinamento che si aggiunge  alla perdita di elementi  naturali contenuti nei RAEE,  importanti per i settori produttivi  in fase di esaurimento: alcuni di essi potrebbero essere non più disponibili negli anni a venire.
Si  aggiungano sfaccettature sociali e legali: i già rifiuti hanno attirato l’attenzione delle associazioni mafiose  che hanno individuato nell’export illegale in paesi poveri come il Ghana e la Nigeria occasioni di guadagni illeciti. Qui grazie alla manodopera a basso costo e priva di dispositivi di sicurezza sul lavoro, gli apparecchi  vengono ripuliti ed inviati verso altre rotte dell’Asia.

Lo  smaltimento non corretto dei RAEE, quindi, produce inquinamento ambientale con influenze sulla salute dell’uomo; provoca la perdita di  metalli importanti come l’oro, il rame, alcuni in fase di esaurimento nell’ambiente; richiede un consumo maggiore della risorse suolo energia; rappresenta una fonte di lucro illecito per le organizzazioni criminali; ha un effetto sociale devastante sulle popolazioni più povere del pianeta.


“E’ importante che la scuola rappresenti il principale luogo di sensibilizzazione di questa problematica ambientale e promuova azioni concrete come quella messa in campo, se si vuole andare incontro agli obiettivi dell’agenda 2030. La collaborazione degli studenti, poi, ha dato una marcia in più e ci ha fornito il giusto entusiasmo per continuare nel futuro” – conclude la prof. Alquati.


All’iniziativa della raccolta dei RAEE è stata associata la raccolta dei telefoni cellulari non più funzionanti grazie alla collaborazione del Lions club di Cinisello Balsamo con il progetto “Ricicliamo Smartphone”  che si inserisce nel quadro della tematica ambientale. Punto fondamentale del progetto è la sensibilizzazione della cittadinanza al riciclo degli smartphone inutilizzati attraverso la loro raccolta: è stato dimostrato che da ogni apparecchio si possono recuperare quantità significative di risorse, metalli e materie prime. Si pensi al danno ambientale che provoca la ricerca esasperata in natura degli elementi silicei necessari per la costruzione degli smartphone: smartphone=disboscamento, energia e scorie per lo scavo di almeno 30kg di rocce minerali per ogni telefonino.


Data la criticità della tematica i Lions hanno deciso di impegnarsi a livello nazionale per tendere ad un obiettivo di “impatto zero”, ottenendo il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.


Il progetto consiste nel posizionare nelle scuole apposite scatole di raccolta di smartphone usati per favorire il corretto riciclo dei materiali in esso contenuti e prevede in accordo con il Comune di Cinisello Balsamo anche la piantumazione di nuovi alberi a fronte di un consistente riciclo di telefonini.


Il 96% dei materiali contenuti in uno smartphone sono riciclabili, se la raccolta viene eseguita correttamente. L’estrazione in natura dei materiali provoca ingenti danni ambientali, soprattutto per quanto riguarda le terre rare: si pensi che ogni anno vengono venduti circa 1,5 miliardi di pezzi.  L’educazione ad un corretto smaltimento deve partire dai giovani, il futuro ma anche il presente, dell’umanità .

I  nativi digitali, sono i maggiori fruitori della tecnologia e un uso responsabile dei device, passa attraverso il corretto utilizzo dei materiali. Si torni all’approccio dei nostri nonni: un oggetto, se si rompe va aggiustato e se non si può più riparare gli si trova una nuova vita!

“Siamo molto contenti del successo dell’iniziativa all’Istituto Cartesio - dicono il presidente Paolo Zubelli ed il dott. Paolo Veneroni -  sia per la raccolta dei cellulari, che si è concretizzata nella giornata della raccolta dei RAEE, che per il ventaglio di possibilità di collaborazione con l’Istituto per progetti con finalità similari. La risposta degli studenti e l’impegno dei docenti coinvolti ci rende particolarmente orgogliosi del risultato. La raccolta dei cellulari usati e inservibili continua e ci attendiamo nuove soddisfazioni nella raccolta. Abbiamo visto molte proteste, in tema ambientale, prese di posizione e dimostrazioni anche «fuori dalle righe», siamo convinti, però, che le azioni debbano partire da ognuno di noi. Magari con piccoli gesti:  invece di tenere nei cassetti i cellulari rotti – o a volte presunti tali – ricicliamoli, sarà anche poca cosa, ma se ognuno di noi fa quel poco, tutti insieme possiamo fare qualcosa di grande, per noi stessi e per l’ambiente che ci circonda”.

prof.ssa Liliana Blanco